Il mondo dell’animazione digitale sta per cambiare profondamente. Amap ha annunciato il lancio ufficiale di HumanRig, una tecnologia avanzata per il rigging automatico dei personaggi 3D, accompagnata dalla pubblicazione del primo grande dataset open-source dedicato. Una svolta epocale per chi lavora nel campo del 3D: animatori, game designer, sviluppatori di mondi virtuali e creatori di contenuti digitali.In un panorama in cui i tempi di produzione e i costi rappresentano una sfida costante, HumanRig promette di rendere il rigging dei personaggi non solo più semplice e veloce, ma anche accessibile a una platea molto più ampia. E non è solo una questione tecnica: si tratta di un passo decisivo verso una nuova era di automazione e creatività nel settore dell'animazione.
Alla base di HumanRig troviamo un algoritmo di rigging automatico estremamente avanzato. Il cuore del sistema è il Prior-guided Skeleton Estimator (PGSE), che proietta informazioni 2D nello spazio tridimensionale per costruire uno scheletro iniziale accurato e ridurre sensibilmente la complessità dell’intero processo di rigging.Questo primo passaggio viene ulteriormente raffinato grazie all’impiego di un Point Transformer a forma di U, che agisce da encoder della mesh e lavora senza bisogno delle informazioni sui bordi, aumentando così la robustezza anche su modelli complessi. La vera magia, però, avviene nel momento in cui entra in gioco la Mesh-Skeleton Mutual Attention Network (MSMAN): una rete neurale che ottimizza in modo simultaneo la costruzione dello scheletro e il processo di skinning, ottenendo risultati sorprendenti.Il tutto si traduce in un sistema capace di riggare in automatico una grande varietà di personaggi 3D – da modelli realistici a cartoon, fino a creature antropomorfe – con una qualità elevatissima e in tempi molto più rapidi rispetto agli standard attuali.
Ma la vera notizia è forse l’apertura al pubblico di un’enorme raccolta di dati: HumanRig Dataset. Si tratta del primo dataset su larga scala dedicato al rigging umano, contenente ben 11.434 mesh in posa T, tutte caratterizzate da una topologia ossea unificata.Questa omogeneità rende il dataset estremamente prezioso per la ricerca scientifica, per lo sviluppo di nuove soluzioni AI e per progetti commerciali. La varietà dei modelli inclusi (realistici, stilizzati, animali antropomorfi) consente di testare le tecnologie su un’ampia gamma di situazioni, garantendo risultati affidabili e generalizzabili.Inoltre, rispetto ai dataset esistenti, HumanRig si distingue per tre elementi fondamentali:
Amap non intende fermarsi qui. L’azienda ha già dichiarato che intende applicare HumanRig a numerosi scenari innovativi: pacchetti vocali con avatar 3D, loghi animati in tempo reale, skin dinamiche per veicoli e oggetti, fino ad arrivare alla generazione di esseri umani digitali personalizzati.In prospettiva, HumanRig diventerà la spina dorsale di un ecosistema più ampio: una piattaforma integrata per la creazione intelligente di personaggi 3D, che permetta anche a chi non ha competenze tecniche di generare contenuti immersivi di qualità professionale.Questa apertura alla community – resa possibile dall’open-source – è un segnale forte: Amap vuole non solo innovare, ma condividere. Il rilascio pubblico del codice e del dataset (già disponibile su ModelScope e su arXiv) invita chiunque a contribuire, a sperimentare, a spingere oltre i limiti dell’animazione 3D.
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