04 May
04May

L’assistente AI di Meta arriva su mobile con un’esperienza tutta nuova

Dopo mesi di test e integrazioni in piattaforme come Instagram, WhatsApp e Messenger, Meta lancia finalmente la sua prima app mobile interamente dedicata all’intelligenza artificiale. Il protagonista? Il nuovo modello LLaMA 4, cuore pulsante dell’esperienza conversazionale di Meta AI.Questa applicazione, già disponibile su dispositivi iOS e Android negli Stati Uniti e in Canada, non è solo una chatbot, ma un vero assistente personale potenziato da intelligenza artificiale, capace di rispondere a domande, scrivere testi, creare immagini e persino supportare ricerche web in tempo reale.


Cosa può fare la nuova app AI di Meta?

L’esperienza utente è simile a quella di ChatGPT, ma con una chiara impronta Meta: semplicità, integrazione e design user-friendly. L’app AI consente di:

  • Conversare con un assistente intelligente in linguaggio naturale
  • Generare immagini AI direttamente da testo (text-to-image)
  • Cercare informazioni real-time grazie a Bing Search integrato
  • Salvare conversazioni, prompt e contenuti personalizzati
  • Utilizzare comandi vocali per input e output più fluidi

L’obiettivo è quello di offrire uno strumento trasversale, utile sia per la produttività che per la creatività personale, mantenendo una UX coerente con l’universo Meta.

Smartphone con interfaccia Meta AI attiva, mostra una conversazione con LLaMA 4 e funzioni per generare immagini e cercare informazioni.

Image Credit: Meta Ai


LLaMA 4: un salto di qualità rispetto ai modelli precedenti

Alla base della nuova app c’è LLaMA 4, ultima evoluzione dei Large Language Model open-source sviluppati da Meta. Rispetto a LLaMA 2 e 3, il nuovo modello introduce:

  • Comprensione contestuale più profonda
  • Miglioramento nella generazione di testo lungo e coerente
  • Capacità di gestire prompt multimodali (immagini + testo)
  • Tempi di risposta più rapidi e interazioni più naturali

Il risultato è un’assistente capace di mantenere il contesto di una conversazione, rispondere in modo logico e proporre contenuti creativi con uno stile molto più fluido.


Un’app che punta alla diffusione di massa (non solo professionisti)

Contrariamente a quanto fatto da OpenAI e Anthropic, che puntano a strumenti verticali per aziende o sviluppatori, Meta sceglie una strada più “consumer”: l’app è gratuita, non richiede configurazioni complesse, e punta a diventare un alleato quotidiano per studenti, creator, utenti social o curiosi dell’AI.L’integrazione con prodotti Meta futuri potrebbe trasformarla in un assistente universale per i contenuti generati su Facebook, Instagram, Reels o Messenger, creando un ecosistema AI a portata di tutti.


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