23 Apr
23Apr

Una delle complicanze più temute durante un intervento chirurgico è l’ipotensione, ovvero il calo eccessivo della pressione sanguigna. Ora, grazie all’intelligenza artificiale, è possibile anticipare questi eventi critici e intervenire prima che si verifichino. Lo annuncia BD (Becton, Dickinson and Company) con il lancio del suo nuovo sistema di monitoraggio chirurgico predittivo AI-powered.La tecnologia, attualmente in fase di adozione clinica, utilizza algoritmi avanzati per analizzare in tempo reale i segnali vitali dei pazienti sottoposti a interventi complessi. L’obiettivo? Prevenire in modo proattivo situazioni potenzialmente fatali, migliorando gli esiti post-operatori e riducendo le complicanze anestesiologiche.


Come funziona il monitoraggio AI per la chirurgia

Il sistema AI di BD si basa su una rete neurale addestrata su milioni di casi clinici reali, combinando dati di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ossigenazione e altri parametri biometrici.Durante l’intervento:

  • l’algoritmo monitora ogni secondo i valori fisiologici del paziente,
  • identifica pattern che precedono episodi di ipotensione,
  • invia segnali di allerta al personale medico prima che si verifichi il problema.

Questo permette ai medici anestesisti e chirurghi di intervenire tempestivamente con farmaci, modifiche della ventilazione o della gestione dei liquidi, riducendo drasticamente i rischi operatori.


I vantaggi clinici e gestionali del sistema AI

Oltre al miglioramento dell’assistenza intraoperatoria, la nuova tecnologia offre vantaggi significativi per l’intero sistema sanitario:

  • Riduzione della mortalità chirurgica associata a crisi ipotensive
  • Diminuizione del numero di rianimazioni post-operatorie
  • Ottimizzazione delle risorse ospedaliere
  • Riduzione della durata media di degenza post-intervento

Secondo BD, il sistema è già stato testato con successo in diversi ospedali statunitensi, e sarà presto esteso a centri ospedalieri europei e asiatici, a partire dalle chirurgie cardiovascolari e toraciche.

Sala operatoria moderna con monitor AI che visualizza dati predittivi per la prevenzione dell’ipotensione durante l’intervento.

Un AI partner del medico, non un sostituto

Il team clinico di BD ha sottolineato più volte che questa tecnologia non sostituisce l’esperienza umana, ma la potenzia, diventando uno strumento di supporto proattivo. L’AI non prende decisioni autonome: suggerisce, anticipa e allerta, lasciando sempre l’ultima parola al medico.È un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale possa migliorare la medicina senza disumanizzarla, offrendo strumenti predittivi che aumentano la sicurezza del paziente e alleggeriscono la pressione sul personale medico.


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