Fino a ieri gli autovelox erano solo strumenti di rilevazione automatica, destinati a registrare e punire l’infrazione. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale, stanno diventando sistemi intelligenti di analisi predittiva e controllo del comportamento stradale, in grado non solo di registrare la velocità, ma anche di prevenire incidenti, analizzare i flussi di traffico e perfino riconoscere segnali pericolosi.Questa trasformazione è in corso in diverse città europee, dove sono stati attivati i primi autovelox dotati di visione computerizzata e modelli AI per la lettura dinamica del contesto urbano. Non si tratta più di semplici “macchine da multe”, ma di veri guardiani digitali della mobilità.
La nuova generazione di autovelox sfrutta una combinazione di tecnologie:
Il risultato è un sistema capace di prevedere le infrazioni prima che accadano, e di inviare segnalazioni alle autorità o modificare dinamicamente i limiti di velocità sulla base del traffico.
Tra i progetti più avanzati c’è quello lanciato in Francia, in alcune zone ad alto tasso di incidenti: gli autovelox AI non solo rilevano chi supera i limiti, ma monitorano il comportamento dell’intero flusso veicolare, segnalando:
In alcuni casi, gli autovelox AI sono in grado anche di comunicare in tempo reale con altri sensori urbani, ad esempio per regolare i semafori o attivare pannelli luminosi di avviso.
Il vero cambiamento introdotto dall’AI non è solo tecnologico, ma culturale. I nuovi autovelox non sono progettati per punire, ma per rendere più sicura la mobilità urbana. Le statistiche lo confermano: nei tratti monitorati da questi dispositivi, si è osservato un calo degli incidenti fino al 30% in pochi mesi.E con l’integrazione con smart city, veicoli connessi e sistemi di trasporto pubblico, sarà possibile in futuro:
✨ Vuoi scoprire altri progetti AI nel mondo reale? Sul canale YouTube AI Universo trovi ogni settimana nuovi esempi, test e spiegazioni sui tool che stanno trasformando la nostra vita.