Apple è pronta a compiere un salto strategico nel mondo dell’intelligenza artificiale. Mentre gran parte del settore è impegnata a sviluppare software e modelli generativi sempre più potenti, l’azienda guidata da Tim Cook prepara il terreno per il futuro dell’AI partendo da ciò che storicamente le riesce meglio: i chip. Secondo fonti attendibili, Apple sta lavorando a tre nuove classi di chip specializzati per:
Questa mossa rappresenta una svolta profonda, perché mostra l’intenzione di Apple di non limitarsi a integrare l’intelligenza artificiale nei suoi prodotti, ma di costruire da zero un’infrastruttura hardware pensata specificamente per l’AI.
Il primo fronte su cui Apple si sta muovendo è quello dei dispositivi indossabili per la realtà aumentata, in particolare i futuri visori Apple Vision e Apple Glass, previsti per i prossimi anni.
A differenza dei chip tradizionali, i nuovi processori pensati per i visori Apple avranno:
L’obiettivo è rendere i visori completamente indipendenti, capaci di elaborare il mondo circostante e fornire un’interazione immersiva senza bisogno di connessione continua al cloud.
Grazie all’AI, i visori Apple potrebbero non solo mostrare informazioni, ma capire il contesto, anticipare bisogni, adattarsi all’utente. Immagina un assistente che:
Tutto questo sarà possibile solo con un chip dedicato e ottimizzato per questi scenari.
Il secondo fronte riguarda i MacBook e iMac del futuro, che riceveranno processori Apple Silicon ancora più specializzati, con focus sull’intelligenza artificiale locale.
Le prossime versioni dei chip M (M4 e successivi) integreranno:
L’obiettivo di Apple è ridurre la dipendenza dal cloud, migliorare la privacy e permettere agli utenti di usare l’AI direttamente sul proprio dispositivo — una filosofia già sperimentata con funzionalità locali di Siri e iOS.
Con questi nuovi chip, gli utenti Mac potranno:
In pratica, Apple sta preparando una piattaforma creativa potenziata dall’AI, che però non ti obbliga a restare online o a condividere dati sensibili.
Il terzo tassello è quello forse meno visibile, ma fondamentale: chip personalizzati per i data center AI di Apple.
Mentre colossi come Microsoft, Google e Meta affidano buona parte del lavoro a chip Nvidia o TPU sviluppati internamente, Apple sta costruendo propri chip per i server AI. Questi saranno utilizzati per:
Non si tratta solo di efficienza: Apple vuole controllare tutta la catena di elaborazione, garantendo che anche il lato server segua i suoi standard di sostenibilità, consumo energetico e sicurezza.
La mossa di Apple è coerente con il suo DNA: controllo totale sull’esperienza utente, dall’hardware al software, dall’interfaccia al chip. Mentre altri puntano a modelli AI open, API condivise, plugin e app decentralizzate, Apple punta a un ecosistema chiuso ma estremamente integrato, dove l’AI diventa:
Non è detto che questa scelta sia per tutti, ma per chi già usa dispositivi Apple sarà probabilmente la forma più fluida e trasparente di interazione AI mai sperimentata.
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